Quali sono le superstizioni e i riti di Capodanno

Roma è una delle città più belle del mondo e trascorrere un capodanno a Roma è sempre un’esperienza emozionante. Tuttavia, per rendere ancora più “memorabile” ed unico un capodanno e propiziarsi un buon anno nuovo, sempre e comunque migliore del precedente, ci sono gli immancabili riti e superstizioni dall’indossare qualcosa di rosso ai dodici chicchi d’uva. Quali sono, allora, le principali superstizioni legate al Capodanno?

Superstizioni di capodanno

L’arrivo dell’anno nuovo comporta l’inevitabile bilancio e il rinnovo di altrettanto inevitabili promesse (smettere di fumare, iscriversi in palestra, ridurre l’uso dei social e simili). Per cominciare bene l’anno nuovo, occorre finirlo bene e per propiziarlo nel migliore dei modi perché non usare anche un po’ di sana scaramanzia?

Ecco come trascorrere il veglione di Capodanno senza tralasciare alcun rito scaramantico, a partire dalla scelta dell’abito. Quando ci si ritrova davanti l’armadio non bisogna dimenticare di scegliere dell’intimo rosso nuovo o usato. La regola vale sia per gli uomini che per le donne perché il colore rosso è il colore della vita, del sangue e quindi è come augurarsi la buona salute per l’anno che verrà. Il vestito, però, deve essere verde perché è il colore della speranza e della fortuna (quadrifoglio). Con la mise giusta si può procedere ad imbandire la tavola, ricordandosi di aggiungere un posto in più e apparecchiare anche per l’anno in arrivo. Lo stesso vale anche se ci cena fuori casa, quindi bisogna fare bene i conti per non ritrovarsi in 13 a tavola!

Nel menù, non deve mancare una pietanza con le lenticchie. Si dice che le lenticchie portano soldi e ogni lenticchia è un soldo in più. In questo caso abbondare con un buon piatto di lenticchie è … legittimo. Ugualmente propiziatoria di ricchezza è la frutta secca: noci, nocciole, mandorle, arachidi, fichi secchi, datteri, tutto è concesso per una buona causa.

Nel cesto della frutta, non bisogna dimenticare l’uva e il melograno. L’uva deve essere un bel grappolo e vale la pena procurarsene a sufficienza per tutti gli ospiti o – se cenate fuori casa – richiedetene uno con almeno dodici acini perché allo scoccare della mezzanotte bisogna mangiarne uno a ogni rintocco.

Dopo la frutta, è la volta del brindisi. Anche se il galateo non lo ritiene “garbato”, la sera di capodanno tutto è concesso anche far saltare il tappo della bottiglia di spumante con un bel rumore forte; infatti, tradizione vuole che il rumore del tappo spaventi il maligno e scacci il malocchio. Assicuratevi che lo spumante, o champagne che sia, abbia un cosiddetto fine perlage, più bollicine ci sono, più grande sarà la ricchezza in arrivo. Inoltre, nel bicchiere con sui si brinda bisogna inserire qualcosa d’oro (un anello, un braccialetto o una collana), sempre per propiziare la ricchezza e l’abbondanza. O per lo meno, sperarlo.

E dopo il brindisi? Lo scambio di auguri, ovviamente sotto il vischio, che si sia innamorati o no è comunque un modo per augurarsi anche un anno pieno di amore e fiducia nel prossimo.

Fin qui le cose da fare, ma cosa non fare a Capodanno per non attirare la sfortuna? Due sono le cose da evitare assolutamente: prestare soldi e mettersi a piangere a capodanno. Quello che si fa a capodanno, in fondo, lo si fa tutto l’anno.

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