MasterCard clonata: che cosa fare?

La maggior parte delle truffe consiste nel rubare in rete i numeri di carta di credito dei malcapitati. Ma capita tuttora altrettanto spesso che i criminali si riescano ad appropriare dei dati delle carte di credito nella vita off-line, presso negozi o esercizi commerciali, con telecamere nascoste o altri biechi escamotage.

Per clonare una carta di credito occorre conoscere le 16 cifre frontali della carta, la data di scadenza della carta ed il CVV di 3 cifre che si trova sul retro.

Accertatevi che l’estratto conto arrivi regolarmente ogni mese e controllatelo sempre con cura. Qualora vi accorgiate di transazioni sospette, prelievi illeciti o spese che non ricordate di aver fatto o autorizzato, comunicatelo tempestivamente all’emittente della carta.

Nella malaugurata ipotesi notiate delle transazioni sospette e abbiate il timore che la vostra MasterCard sia stata clonata, per prima cosa, bloccatela chiamando l’emittente della carta, in modo da limitare i danni. In caso di difficoltà a reperire il numero verde di MasterCard potete comodamente cercarlo tramite questo cerca numeri.

Sporgete denuncia ai Carabinieri o alla Polizia e contestate gli addebiti illegittimi per ricevere un rimborso. Per evitare truffe e clonazioni, il consiglio è quello di evitare di perdere di vista la propria carta di credito e, in caso di acquisti in un negozio, controllate che l’importo addebitato sia corretto. Ogni negozio fornisce una ricevuta, si consiglia di non buttarla poiché contiene il numero della carta di credito e la data di scadenza. Assicuratevi di non essere osservati mentre digitate il PIN, anche presso i distributori automatici.

Un modo artigianale ma estremamente utile per evitare il problema della carta di credito clonata è prendere del nastro isolante, ricavarne un rettangolo grande quanto i numeri del CVV ed incollarlo lì sopra, in modo da coprire le tre cifre. Sollevatelo solo in caso dobbiate fare dei pagamenti online.

Se non utilizziate di frequente la carta, il consiglio è quello di chiedere alla banca a quanto ammonti il massimale prelevabile in un mese ed abbassarlo ad una cifra ragionevole, in modo da limitare i danni in caso di clonazione della carta.

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