Cosa è la cremazione

Una pratica usata ormai in tutto il mondo, e quindi riconosciuta a livello globale, è sicuramente quella della cremazione di un cadavere riducendolo in pratica alla sua forma originaria di base ovvero gas e frammenti ossei.

Questa è una pratica molto antica e vi sono Stati e Continenti (quello asiatico in primis) dove nonostante il passare degli tale consuetudine risulta mantenuta inalterata a distanza di millenni: anticamente, infatti, si pensava che il fuoco potesse fungere da purificatore per l’anima e che il rito di cremazione riuscisse ad illuminare il passaggio dei defunti verso un altro mondo.

A differenza di quello che si possa pensare la cremazione non riduce il cadavere direttamente in genere: tramite tale processo infatti i resti sono dei frammenti ossei altamente friabili che vengono sminuzzati fino ad esser cenere solo in un secondo momento e solo in base ad usi e consuetudini della società (ovviamente tutto in base alle ultime volontà del defunto). In Italia, comunque, ormai quasi tutte le imprese funebri che svolgono questo servizio e tra queste va annoverata Cattolica San Lorenzo.

Cenni storici

Come detto il rito della cremazione affonda le proprie radici molti anni fa: il primo caso infatti risale addirittura a 17.000 anni fa tanto che alcune parti di un corpo cremato sono state ritrovate nel lago Mungo, in Australia.

Nel vecchio continente, invece, tale pratica è arrivata ‘soltanto’ durante l’epoca neolitica e come logica vuole ogni gruppo culturale aveva le proprie preferenze e i propri divieti.
Gli antichi egizi, per esempio, vietavano rigorosamente la cremazione mentre i babilonesi gli preferivano l’imbalsamazione. I persiani, infine, si accodarono al pensiero egizio poiché l’incinerazione era proibita dallo zoroastrismo.

La cremazione in Italia

Come detto precedentemente l’arte della cremazione è arrivata in Europa solo durante l’età del neolitico e pertanto anche in Italia prese campo durante questo periodo storico. Inizialmente le prime pratiche vennero fatte al settentrione ma fu fatta propria da Roma dove addirittura si costruivano e affittavano loculi all’interno di un columbarium.
In un secondo momento fu posto un divieto alla cremazione per via della diffusione del Cristianesimo ove fu preferita alla sepoltura per ovvi riferimenti alla resurrezione del corpo e della sua riunione con l’anima: ma non fu l’unico motivo in quanto l’Impero Romano fu ‘povero’ di legname pertanto non vi erano più nemmeno i mezzi per assicurare una degna e oculata cremazione.

 

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