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Prestiti, boom per la ristrutturazione della casa
Le recenti indagini statistiche relative alla richiesta dei prestiti mostrano sempre un quadro piuttosto eterogeneo dell’attuale situazione economica del paese, complice anche una mancanza di flessibilità numerica che fa il paio con un’elevata disinformazione sul contesto generale.
Ad ogni modo, ciò che sembra accomunare le varie fasce della popolazione è la richiesta di prestiti destinati alla ristrutturazione, totale o parziale, della propria casa, ritenuta, ora più che mai, l’unico bene materiale per cui valga la pena compiere qualche sacrificio finanziario di troppo. Un dato, quindi, che merita un attento, quanto accurato, approfondimento.
Nei primi mesi del 2015, i prestiti legati a ristrutturazioni immobiliari di tipo casalingo riguardano il 38,2% del totale, seguiti a ruota da quelli per l’acquisto di un’auto o di un arredamento base, fermatisi rispettivamente al 19% e al 16%. L’indagine eseguita dall’Osservatorio di Prestiti120mesi nota anche la durata dei suddetti prestiti, con i 60 mesi che scalzano i 36 mesi dal primo posto di questa speciale classifica economica.
L’importo medio dei prestiti si aggira sugli 11.552 euro, forti di un dato che li vede compresi, con il 30,4%, tra i 5.000 e i 10.000 euro. Una cifra significativa per inquadrare anche l’effettiva disponibilità economica della popolazione.
Per quanto riguarda la distribuzione geografica, i prestiti si concentrano al Nord con il 39, 1%, al Centro con il 22,7% e al Sud e nelle isole con il 38,2%. Inoltre, i prestiti erogati interessano soprattutto le fasce di età tra i 36 e i 45 anni, mentre la fascia 46-55 occupa il 25,2% del totale.
Nel complesso, quindi, il 2016 dovrebbe essere un anno di conferma di questo trend che sta ribaltando quanto accaduto nel corso del biennio 2013-2014, quando l’erogazione di prestiti personali e finanziamenti in genere ha toccato i minimi storici degi anni 2000.
Un cambio di rotta che rilancia il settore del credito in un momento storico molto particolare. Va ricordato, infatti, che una regolare erogazione di prestiti è fondamentale per assicurare continuità alla ripresa economica in corso. Una ripresa che, ancora oggi, è molto debole e va sostenuta attraverso i consumi. Se i tassi di interesse continueranno a rimanere favorevoli, quindi, ci sono ottime probabilità che il 2016 si riveli l’anno di svolta attesa da ormai 7 anni.