OLIO SICILIANO, PRESTIGIO IERI ED OGGI

L’olio siciliano costituisce da sempre un prodotto di eccezionale qualità e viene considerato un bene prezioso derivante dalla terra e dall’attento lavoro dell’uomo. La pregevolezza dell’olio d’oliva si riscontra anche dagli aneddoti del nostro passato; infatti, si narra che in antichità i Greci riservassero ai vincitori delle Olimpiadi anfore piene d’olio e corone di rami d’ulivo.

Le proprietà dell’olio extravergine siciliano

Oggi l’olio siciliano viene contraddistinto con la Denominazione d’origine protetta (Dop), garanzia di qualità decretata dal regolamento della Comunità Europea: infatti, il Dop assicura un prodotto con caratteristiche specifiche in termini di valori naturali e di produzione.

Ingrediente principale della dieta mediterranea, può essere consumato in svariati modi:

  • la consumazione a crudo dell’olio extravergine siciliano consente all’organismo umano di assimilare importanti valori nutrizionali come le vitamine D, E, A e K;
  • oltre al grande apporto di valori nutrizionali, l’olio risulta particolarmente piacevole al palato per il suo ottimo sapore;
  • può essere inoltre consumato con pietanze cotte, questo perché si decompone a temperature molto alte (intorno ai 250 gradi);
  • viene utilizzato per la preparazione di salse (dalla famosissima maionese alla cosiddetta “salmoriglio”, utilizzata maggiormente per il condimento di carne e pesce alla brace);
  • perfetto per la preparazione delle conserve.

La qualità dell’olio siciliano viene decretata dal colore, dal sapore e dall’odore oltre che dall’acidità: una minore acidità comporta una maggiore qualità dell’olio. Nella regione Sicilia vengono prodotte varie tipologie di olio sulla base della zona e delle condizioni climatiche.

Un po’ di storia..

L’olio di oliva in generale, però, porta con sé una storia antichissima, un incrociarsi di leggende e realtà che impediscono di poter raccontare chiaramente una sola verità. Riferimenti storici fanno risalire i primi utilizzi dell’olio di oliva in Medio Oriente, come unguento per la pelle e prodotto curativo.

La comparsa dell’olio avviene anche in documenti storici come il codice babilonese di Hammurabi, nel 2500 a.C., che ne regolava il commercio e la produzione.

Geograficamente, lo scenario di produzione e consumo dell’olio d’oliva si sposta grazie ai Greci nei paesi del bacino Mediterraneo, dove la Sicilia inizia a ricoprire un ruolo fondamentale.

In base alle varie fasi di dominazione che questa regione ha vissuto, la produzione ed il consumo di olio ha subito varie oscillazioni, ma è con la dominazione Spagnola che la Sicilia raggiunge l’apice in questo settore. In antichità l’olio era utilizzato in svariati ambiti oltre a quello culinario, rappresentava infatti dal punto di vista commerciale una merce di scambio preziosa. L’olio era inoltre dal punto di vista religioso (cristiano e non) un importante simbolo; nel cristianesimo ad esempio possiamo citare l’utilizzo dell’olio per l’estrema unzione o come simbolo di pace (la Domenica delle Palme).

Per l’olio siciliano susseguirono varie fasi nella storia: dai periodi di crisi ai periodi di ripresa e successo fino ad arrivare ad oggi che, grazie anche all’affermazione della dieta mediterranea ed alla scoperta delle numerose proprietà dell’olio, viene considerato un prodotto culinario fondamentale.

Le regioni in cui viene prodotto, in particolare la Sicilia, danno grande risalto e splendore alle qualità dell’olio di oliva.

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