Mountain Bike, storia di una bicicletta di successo

Al giorno d’oggi, se ne vedono diverse percorrere strade o tracciati di montagna, ma le mountain bike (termine ridotto spesso in Mtb), in realtà, hanno una storia relativamente recente e solo negli ultimi decenni si sono diffuse notevolmente. Gli sportivi appassionati, in sella alle loro biciclette con tanto di abbigliamento e scarpe mtb specifiche, tuttavia non conoscono spesso la storia del mezzo su cui seggono.

Una storia davvero affascinante e proveniente dagli Stati Uniti, che coinvolge alcuni appassionati di gare su bicicletta, ma davvero ingegnosi. Un gruppo di uomini che, modificando semplicemente un vecchio telaio ciclistico, inventarono un nuovo genere di mezzo e, di conseguenza, una nuova specialità del ciclismo. Il successo di questa invenzione si può verificare quotidianamente, in Italia e nel resto del mondo, vedendo ragazzi e adulti sfrecciare in sella a queste biciclette.

Come nacque la mountain bike

Intorno alla metà degli anni ’70, in California, Gary Fischer pensò di modificare una vecchia Schwinn Excelsior, una bicicletta davvero pesante e robusta, utilizzata solitamente per trasportare varie merci. Ne modificò il telaio, togliendo parafanghi, rinforzando i freni e aggiungendovi un cambio. In seguito, questa nuova bicicletta venne ulteriormente affinata, migliorata e resa più leggera, grazie alle idee e brillanti soluzioni adottate da Tom Ritchey, Joe Breeze e Charles Kelly.

Questo nuovo mezzo, realizzato per escursioni fuoristrada e, in particolare, per effettuare discese lungo ripidi sentieri di montagna, venne subito messo alla prova. Infatti, nel 1976, venne allestita la prima gara ufficiale per mountain bike (chiamate allora ATB, All Terrain Bike), la Repack, che si svolse in discesa, con partenza in prossimità della cima del monte Tamalpais (California) e arrivo a valle. Nel corso degli anni, ebbe inizio la produzione di serie e le mountain bike si diffusero nel resto del Paese.

Le mountain bike in Italia

Nel nostro Paese, i primi modelli provenienti dagli USA sbarcarono grazie a degli appassionati italiani e si dovette attendere il 1985 per vedere il primo esemplare realizzato da una fabbrica lombarda. Inizialmente gli venne dato il nome di “Rampichino” e fu prodotta in serie. Due anni dopo, si tenne a Madonna di Campiglio il primo raduno di mountain bike in Italia e la prima gara ufficiale per questo nuovo mezzo.

L’evoluzione odierna

Nel corso del tempo, questa bicicletta da fuoristrada ha visto un successo straordinario in tutto il mondo ed un’evoluzione sia nei materiali utilizzati che nelle forme geometriche. Si è dato spazio infatti a metalli più leggeri ma maggiormente resistenti, forcelle più ammortizzate, freni a disco e naturalmente diversi accessori specifici, dai caschi alle scarpe. Inoltre, si sono organizzate diverse tipologie di gare e creati altri modelli di mountain bike, che oggi si possono ammirare anche alle Olimpiadi.

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