Di cosa si occupa la Bioedilizia

Il termine bioedilizia sta diffondendosi sempre più con il crescente interesse per le tematiche ambientali e per l’esigenza di evitare sprechi e ridurre i consumi.

Con questo termine, che spesso troviamo sostituito da edilizia biocompatibile, edilizia bioecologica, edilizia sostenibile, bioedilizia, si intende un particolare settore dell’edilizia che ha come obiettivo quello di costruire utilizzando materiali ecologici, innocui, riducendo al minimo indispensabile l’impatto ambientale e quello sulla salute dell’uomo e degli animali. La bioedilizia, inoltre, si pone come principio fondamentale quello di limitare il consumo di risorse non rinnovabili.

Per tale motivo, dunque, questa branca fa sue tutte le istanze ecologiste e a favore dell’ambiente, evitando di utilizzare prodotti chimici. Il principio cardine è dunque quello di utilizzare materiali da costruzione ecologici: questo vuol dire che un architetto che si occupa, o meglio abbraccia l’ideale della bioedilizia, deve possedere una coscienza ambientalista oltre che una mentalità di progresso tecnologico. Possedere una certificazione ambientale significa esattamente questo.

Una vera sfida, quindi, poichè l’esperto di bioedilizia deve conoscere quali sono i materiali realmente biologici e adattarli alle tecnologie costruttive tradizionali, con l’obiettivo di ripristinare il perduto equilibrio millenario tra uomo e ambiente. Un settore in costante aumento, che vede via via numerose imprese volte all’ecologia, partecipare alle gare d’appalto Roma per riuscire ad ottenere uno o più progetti anche importanti, partendo proprio dalla costruzione di nuove case completamente eco.

Bioedilizia e settore energetico

La bioedilizia non si occupa naturalmente solo dell’aspetto dei materiali di costruzione, ma anche di tutto il settore energetico: pregnante è il suo contributo della diffusione di temi quali il risparmio energetico, attraverso la costruzioni di impianti di energia con fonti rinnovabili (sorgenti fotovoltaiche, pannelli solari, geotermia e riscaldamento a combustibile rinnovabile).

Una sfida vincente e avvincente, quella della bioedilizia, nata soprattutto per trasformare la normale visione dell’edilizia, che per costituzione incide circa un terzo sui consumi energetici mondiali e per il 40% circa sul consumo dei materiali; materiali che una volta prodtti, necessitano di, trasporto e collocazione e dunque di un’ulteriore consumo di energia e, in conclusione, di inquinamento.

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