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Malattie della pelle e alimentazione
Nell’ultimo decennio sono sempre più numerosi gli studi medico-scientifici riguardanti l’importante correlazione tra la nostra salute e quello che mangiamo.
Molte malattie delle quali soffre la maggior parte della gente sono infatti dovute al tipo di alimentazione che viene seguita, soprattutto nel caso delle malattie a carico dell’epidermide.
Nella quasi totalità delle sperimentazioni eseguite si evince infatti che alcuni tipi di dermatite, eczemi, acne e psoriasi, oltre ad essere attivate dal mal funzionamento del sistema immunitario, sono strettamente collegati al cibo ingerito.
Alimenti quali lo zucchero, i latticini e i prodotti ottenuti con l’utilizzo di farine raffinate possono infiammare ulteriormente la parte interessata e rallentarne la guarigione; mentre gli alimenti che contengono gli acidi grassi essenziali come gli Omega3 (pesce azzuro, olio d’oliva, noci, mandorle, ecc.) possono far diminuire rapidamente l’infiammazione, facendola regredire, fino a farla scomparire del tutto. A volte basta qualche modifica al nostro piano alimentare, per attenuare i sintomi di aclune malattie, come abbiamo visto.
Non bisogna però stravolgere la propria alimentazione senza aver prima chiesto consiglio ad un medico specialista, quali il medico dietista o il biologo nutrizionista, le uniche figure riconosciute in Italia che possono ideare diete apposite e su misura per ogni persona. Vi sconsigliamo di rivolgervi ai fantomatici coach alimentari, che non solo non sono riconosciuti come figura professionale, ma che promettono risultati strabilianti a discapito della salute del paziente.
Per i problemi di pelle che abbiamo elencato sopra, una delle linee alimentari più seguite nel nostro paese è la dieta Lemme, ideata dall’omonimo professore, che prevede la totale eliminazione di alimenti che possono favorire le infiammazioni cutanee, come lo zucchero, i dolcificanti in genere, latticini, prodotti con farina e alcolici. I biologi nutrizionisti convengono sul fatto che il nostro corpo assorbe determinati elementi presenti nel cibo seguendo principi biochimici.
Questi studi indicano che i componenti degli alimenti che assumiamo, vengono assorbiti in maniera differente a seconda dell’orario in cui vengono assunti e in base all’indice glicemico dello stesso. Lo zucchero è un nemico non solo in caso di diabete, ma anche nel caso delle malattie dell’epidermide. Una volta evidenziati gli alimenti da eliminare, assieme allo specialista, verrà redatto uno schema alimentare che dovrà essere seguito per almeno sei mesi. Notevoli miglioramenti dei sintomi delle malattie sopra elencate, sono evidenti già dopo un paio di mesi.
Una corretta alimentazione abbinata una leggera attività fisica possono ridurre molti disturbi che ci affliggono quotidianamente.