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Alla scoperta dell’Isola Farnese a Roma
Tra le numerose meraviglie di Roma famose in tutto il mondo, come il Colosseo, la splendida Basilica di San Pietro, Castel Sant’Angelo e i numerosi siti archeologici in pieno centro, simbolo di una Roma Imperiale, ce ne sono altrettante poco conosciute, sparse in tutta Roma e poco fuori, come ad esempio la piccola Isola Farnese, un borgo medievale situato nel quadrante nord, poco distante dalla città. Un vero e proprio gioiello che si trova nel contesto di un parco naturale, il Parco di Veio, un borgo che sorge su una rupe in tufo circondata da Valle della Storda e quella di San Sebastiano.
Natura, storia e archeologia
Se passate qualche giorno a Roma e volete scoprire e approfondire l’Isola Farese e ciò che la circonda, vi consigliamo vivamente di alloggiare in un hotel Roma nord, in modo tale da stare più o meno vicini alla località, senza perdere la possibilità di raggiungere il centro della Capitale in poco tempo, anche attraverso i mezzi di trasporto pubblici di Roma. Il borgo si trova davvero poco distante dalla città, circa 10 minuti di auto partendo da una via centrale come Corso Francia; il territorio che lo circonda è ricco di storia e di tradizione e il suo nome ad oggi lo deve al Cardinale Alessandro Farnese che acquistò il borgo nel 1517.
La storia del luogo è molto molto antica, considerando che fù in primis un forte appartenente agli etruschi i quali costruirono mura, torri e portoni d’accesso, successivamente, dopo la conquista della città di Veio, una delle più grande rivale di Roma, dai romani stessi, l’attuale borgo divenne un municipio romano. L’attuale castello, oggi proprietà privata, venne costruito nel XI secolo e per un lunghissimo periodo di tempo rimase abbandonato a causa delle razzie da parte dei vandali; in seguito venne utilizzato come carcere per prigionieri e dopo diversi anni restaurato nel XVI secolo.
Oggi è possibile accedere al Borgo dell’Isola Farnese a Roma, attraverso un grande viale dove al termine di questa si trova la chiesa di San Pancrazio, costruito attorono all’anno 1400 al cui interno si trovano affreschi retro datati e opere poco conosciute, come ad esempio la Vergine che allatta il Bambino del 1500. Oltre alla chiesa, ai resti di un antica colonna romana, alla storica piazza, scendendo dalla strada che porta al vecchio cimitero si raggiunge una perla naturale in cui si trova la vecchia Mola e gli antichi ruderi della città di Veio, all’interno del contesto naturale Parco di Veio. Qui tra natura e sentieri a farla da padrone è la splendida cascata e sempre qui inizia un sentiero ad anello dove si incontra l’entrata dell’area archeologica dell’antica città etrusca.