Novità sul rinnovo del contratto nella pubblica amministrazione

Dopo otto anni dall’ultimo rinnovo contrattuale nell’amministrazione pubblica, si è giunti alla firma dell’Accordo Quadro da inserire nella nuova bozza della Legge di Bilancio 2018 e che è stata elaborata dall’ARAN (Agenzia di Rappresentazione Nazionale delle Pubbliche Amministrazioni) e gli altri sindacati. Le novità sul rinnovo contrattuale sono varie (tutti i dettagli e gli approfondimenti si possono consultare anche sul sito NoiPA) dall’aumento di stipendio ai permessi.

Quali sono i contenuti della nuova proposta di rinnovo contrattuale

La novità più attesa è l’aumento dello stipendio, previsto nella misura di 85 € da aggiungere agli altri 80 € di sostegno per le famiglie numerose solo nel caso in cui ci sarà l’innalzamento della soglia di reddito dei dipendenti pubblici. Per quanto riguarda i “permessi”, il nuovo contratto prevede l’equiparazione delle unioni civili, estendendo a costoro la possibilità dei permessi matrimoniali e non solo. Altro elemento di novità, sono i riposi solidali vale a dire la possibilità da parte dei dipendenti di donare le proprie ferie ai colleghi che ne hanno bisogno per questioni di salute grave propri o di assistenza dei familiari, in particolar modo nel caso delle cosiddette terapie salva-vita. Il contratto interessa esclusivamente gli uffici centrali della Pubblica Amministrazione (ministeri, enti pubblici non economici, agenzie fiscali).

Dotazione finanziaria della manovra e aumento dello stipendio

L’aumento dello stipendio interesserà 3,3 milioni di dipendenti pubblici nella misura di 85 € al mese in più in busta paga, che si dovrebbe sommare agli 80 € del cosiddetto “Bonus Renzi”, con la promessa da parte del Governo di risolvere proprio il nodo giuridico per cui l’aumento di stipendio penalizzerebbe i lavoratori che andrebbero a perdere il bonus almeno ché non si preveda l’aumento della soglia di reddito. A questo scopo, il Governo stanzierà entro la fine del 2017, 850 milioni di € ai quali si aggiungono circa 900 milioni per le forze dell’ordine. All’interno di quest’ultima dotazione finanziaria sono previsti i 480 milioni per la proroga del bonus di 80 € per i militari, 170 milioni per le assunzioni, 40 milioni per il corpo forestale e 250 milioni per la riorganizzazione delle carriere.

Nello specifico, l’aumento di stipendio per i dipendenti pubblici sarà proporzionale al reddito: più basso è il reddito, maggiore sarà l’aumento. L’aumento di 85 € al mese è lordo, quindi al netto si tratta di circa 60 €. L’aumento è previsto sulle buste paga del 2018, non è stato precisato se potrà essere retroattivo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.