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La dieta Atkins
La dieta Atkins è una dieta a basso contenuto glucidico, che mira a soddisfare le richieste energetiche mediante grassi e proteine. Il cardiologo Americano Robert C. Atkins ideò l’omonima dieta negli anni 70′ per prevenire e tenere sotto controllo il diabete mellito. Recentemente è salita alla ribalta, spinta da una massiccia campagna promozionale (è stata adottata da numerose stars di Hollywood come Jennifer Aniston and Renee Zellweger). Esiste anche una variante di questo programma dietetico, ossia quella vegana (la eco-Atkins) secondo la quale è la migliore sia per il consumo di frutta e legumi che garantiscono la dose minima di carboidrati che per l’evitare le carni animali che portano un consumo eccessivo di proteine.
Le fasi della dieta Atkins
Simile per molti aspetti alla dieta metabolica, la dieta Atkins punta a mantenere costanti i livelli di insulina, limitando fortemente l’assunzione di carboidrati e inducendo il corpo a utilizzare i lipidi e le proteine come fonte energetica alternativa.
La prima fase: Induzione
Il primo periodo è chiamato di Induzione; dev’essere seguito per almeno due settimane e serve ad abituare l’organismo a bruciare più efficacemente i grassi e a stabilizzare la glicemia. Durante questa prima fase la dieta impone una forte limitazione dell’apporto glucidico, che non deve superare i 20 grammi al giorno (si noti che in 100 grammi di pasta si trovano circa 75 grammi di carboidrati). Andranno pertanto evitati tutti gli alimenti ricchi di carboidrati, sia semplici che complessi (riso, pasta e cereali in genere, dolci, snack, patate, bibite zuccherate, marmellate, buona parte della frutta e anche diverse verdure). Si potranno invece mangiare: bistecche, pesce, formaggi, uova, vegetali a basso indice glicemico e condimenti vari (vanno evitati soltanto i grassi idrogenati presenti nelle margarine).
Seconda fase della dieta atkins
Nella seconda fase il regime dietetico prevede un leggero aumento dell’apporto glucidico. La quota di carboidrati presenti nella dieta infatti, viene aumentata di 5 grammi al giorno, fino a quando non si raggiunge “il livello critico di carboidrati necessario per dimagrire”, variabile da persona apersona.I piccoli incrementi glucidici (i famosi 5 g al giorno) vanno soddisfatti aumentando leggermente l’apporto di vegetali, di frutta non zuccherina e di quella secca. Anche in questa seconda fase della dieta è vietatp il consumo di pasta, pane, cereali, dolciumi e derivati.
La terza fase: più carboidrati
Quando si è vicini al raggiungimento del peso ideale si entra nella terza fase. Durante questo periodo la dieta Atkins consiglia di aumentare l’apporto di carboidrati di 10 grammi alla settimana. Scopo di queste terza fase è di ridurre la perdita di peso a non più di 500 grammi alla settimana, preparando il corpo alla quarta e ultima fase di mantenimento. Per il basso apporto di fibre, vitamine e minerali, dovuto al ridotto consumo di cereali e di alcuni tipi di frutta, i sostenitori di questo regime alimentare dietetico consigliano di integrare il proprio menù con multivitaminici, antiossidanti e crusca.